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mercoledì 31 ottobre 2012

Non solo cani e gatti... non c'è pace per gli scoiattoli grigi

Aiutaci a fermare il loro sterminio

Sono stati dichiarati “specie aliena invasiva” e quindi condannati a morte senza appello. Si dice mettano a rischio la sopravvivenza dello scoiattolo rosso e per questo le Amministrazioni hanno deciso lo sterminio nelle camere a gas degli scoiattoli grigi.

Diciamo no all’insensato sterminio organizzato dalla provincia di Perugia inviando una mail di protesta al Presidente della Provincia.

Puoi farlo con un click compilando il form che trovi clikkando qui!

Questo, invece, è il comunicato stampa che abbiamo diffuso:
La Provincia di Perugia deve immediatamente fermare l'abbattimento e l'inutile, oltre che crudele, progetto di eliminare gli scoiattoli grigi, pretestuosamente accusati di compromettere la sopravvivenza di altre specie selvatiche. Invitiamo quindi tutti i cittadini a scrivere lettere ed email di protesta e, ovviamente, studieremo azioni legali anche per individuare eventuali responsabili di questa strage”. Questa la posizione delle associazioni Enpa e Lav in merito al progetto “Life” che prevede l’eradicazione dello scoiattolo grigio e che nella provincia di Perugia ha già portato alla cattura e all'eutanasia di molti animali, causando grande scalpore e la netta dei contrarietà dei cittadini. Le associazioni, scandalizzate da questo inconcepibile sterminio di massa, invitano chi ha a cuore la sorte degli animali ad inviare lettere e e-mail di protesta al Presidente della Provincia: basterà un click sui siti delle due Onlus per trovare appositi form online.

Le amministrazioni si giustificano con il pretesto che è l’Europa a chiedere questo efferato sterminio. La realtà, invece, è ben diversa: l’Unione Europea, infatti, parla di prevenzione, di monitoraggio, di misure alternative e di rigorosissimi controlli per evitare che gli scoiattoli grigi possano "disperdersi" in natura: la soppressione sarebbe solo un’ultima possibilità, una extrema ratio, insomma.

Secondo Enpa e Lav, il progetto di eradicazione degli scoiattoli non sarebbe altro se non un mezzo per accedere ai fondi economici messi a disposizione dall'Europa: “Altrimenti non si spiega il motivo per cui, mentre si adottano piani di sterminio, questi animali possono tranquillamente essere acquistati e venduti per poi fuggire o, peggio, essere abbandonati – proseguono le associazioni - Se veramente si vuole iniziare a promuovere azioni serie e concrete, il nostro Paese deve vietare il commercio e l'importazione degli scoiattoli grigi. E' giunto il momento di cambiare rotta. Le teorie evoluzionistiche ci insegnano che sopravvivono le specie più adattabili all'ambiente: se lo scoiattolo rosso, in alcune aree, lascerà spazio a quello grigio sarà l'esito di una naturale competizione e non della caccia, della cementificazione o dell'inquinamento”.

Ma non è tutto perché, a detta di Enpa e Lav, il progetto di eradicazione sarebbe in contrasto sia con la legge nazionale a tutela della fauna selvatica - gli scoiattoli grigi, seppur non originari del nostro Paese, sono animali di cui esistono popolazioni viventi stabilmente in stato di libertà naturale e quindi tutelati dalla legge 157/92 – sia con quella contro i maltrattamenti, la 189/2004. “Ricordiamo alla Provincia di Perugia che la nostra normativa non prevede mai l'eradicazione – concludono le associazioni - prevede invece il ricorso a metodi ecologici, come la sterilizzazione e la successiva reimmissione degli animali, che, lo ricordiamo, hanno sempre la priorità sugli abbattimenti anche a fronte di costi relativamente più elevati”. (29 ottobre)