Sulla homepage del Comitato Montichiari Contro Green Hill si legge una citazione di Émile Zola: «Il compito più alto degli uomini è sottrarre gli animali alla crudeltà». Ecco perché nasce il Comitato Montichiari Contro Green Hill.Green Hill è un’azienda sita in Montichiari (Bs) dove vengono attualmente allevati 2700 cani di razza beagle, successivamente destinati ai laboratori di ricerca per le sperimentazioni animali.
Il Comitato Montichiari Contro Green Hill è stato fondato da semplici cittadini interessati a fermare ogni forma di maltrattamento nei confronti di questi cani «nati per morire»* e organizza numerose iniziative al fine di raggiungere la chiusura completa e definitiva dell’allevamento; da tempo si sta portando avanti una raccolta firme a questo scopo e finora ne sono state raccolte quasi diciassettemila, le quali verranno consegnate domani 2 Dicembre 2011 al Sindaco di Montichiari durante un presidio che si svolgerà davanti al Municipio del paese.L’esistenza di questo Comitato porta alla luce un’intensa e sincera attenzione da parte dei cittadini per gli animali «vittime della follia umana»*; troppo numerose sono a volte le notizie riguardanti maltrattamenti e abbandoni di animali, ma c’è anche chi lavora – spesso volontariamente – per difendere i loro diritti e la loro stessa vita.
Emblematico è il caso di Jerry, il cane di tredici anni che circa un mese fa è stato trovato sepolto vivo sotto mezzo metro di terra e calcinacci nei dintorni di Desenzano (Bs); dopo che la storia ha commosso tutta l’Italia, Jerry ha ricevuto centinaia di richieste di adozione; Mavis Lorenzon, dell’associazione Compagni di Strada che gestisce il canile di Brescia dove Jerry è stato curato, spiega che il cane «avrebbe bisogno di una famiglia tranquilla», di qualcuno insomma che lo curi giorno per giorno e gli faccia scordare questo brutto episodio.Jerry però non è l’unico animale a trovarsi momentaneamente in un canile o in simili strutture: l’Ente Nazionale Protezione Animali (E.N.P.A.) di Brescia dà infatti vitto e alloggio a numerosi animali – gatti, cani, conigli, uccelli, tartarughe – che si possono adottare e che possono diventare i nostri amici più cari. È infatti da poco partita la campagna “Non comprare un amico, adottalo” il cui scopo è dare attenzione a tutti quegli animali che si trovano in diverse strutture, sia pubbliche che private, che non hanno attenzione mediatica né prezzo in valuta e che rischiano di non avere mai una famiglia che ne apprezzi la compagnia. Molti degli animali che si trovano presso l’ E.N.P.A. di Brescia sono anziani o ammalati, ma hanno comunque diritto di trovare qualcuno che li ami e che se ne prenda cura con amore e i volontari si impegnano quotidianamente per dar loro la voce che non hanno e la giusta visibilità.Ricordando l’insegnamento di Gandhi «la grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui essa tratta gli animali» ci basta davvero poco per dimostrare di essere all’avanguardia
Federica Pizzuto
Articolo pubblicato da: http://www.clickbrescia.it